La psicologia cerca da sempre una parte sconosciuta di cui è certa: dentro noi c’è una componente ignota con accesso altrettanto invisibile che consente una comunicazione nascosta tra le pieghe della vita. Mentre avviene questo passaggio di cui non avvertiamo la forza e non comprendiamo il significato se non affidandosi a Dio, il progetto che si sprigiona all’interno degli uomini ha dell’incredibile al punto di suscitare il destino apparentemente casuale di ogni essere vivente. 
Le storie si compongono di avvenimenti che letti in prospettiva sembrano decisi da una forza diversa da quella che ci appartiene. 
Si sviluppano le vicende di ognuno che sembrano inaspettate, eppure hanno un senso deciso da una parte di noi che noi stessi non riusciamo a distinguere. Ma il caso non esiste. 
Individuare una comunicazione parallela in cui ognuno passa e riceve messaggi, spinge a immaginare che proprio in quella comunicazione avvenga una straordinaria trasmissione in cui si compone un vero e proprio progetto di vita, che resta ignoto fin quando non se ne vedano i risultati. Spesso solo dopo molto tempo si comprende il senso di quello che è accaduto negli anni. 
Grazie a questa proprietà una parte sfuggente di ogni uomo comunica con quella dei propri simili fino a comporre le vere scelte, mentre la stessa esistenza scorre senza potersene rendersene conto e crediamo di avere deciso i nostri giorni con l’aiuto della logica.