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- L'ispettore Fortunato
1953. L’Italia è ancora impegnata nella ripresa del dopoguerra. Le strade di Roma sono ricoperte dai sampietrini e lo sferragliare dei tram scandisce la giornata dei lavoratori. Le ragazze sognano il loro avvenire attraverso le pagine dei fotoromanzi mentre Sofia Lazzaro si sta trasformando in Sofia Loren. La TV italiana non esiste ancora. Le auto della polizia non hanno la rice-trasmittente...
Sul "bagnasciuga" di una spiaggia romana un’avvenente fanciulla, Wilma Montesi, viene trovata morta. Esattamente un mese dopo, una mattina di primavera avanzata, una giovane cameriera, Assia Carbone, viene trovata strangolata nel bagno della stazione dell’Acqua Acetosa. Il caso è affidato all’ispettore Giacinto Fortunato che ha già svolto indagini sulla Montesi e da alcuni indizi acquisiti sospetta che fra le due vi possa essere un legame.
Quello che sembrava un omicidio senza movente si rivela ben presto la conseguenza di un intrigo familiare che nell’omertà trova la sua ragion d’essere. Nella sua indagine Fortunato fa immergere il lettore nell'atmosfera degli anni '50, fra nostalgici del fascismo, case di tolleranza e intrighi politici. Un noir vintage che è insieme divertimento e storia.
Simona Argentieri