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- Self-disclosure e processo psicoterapeutico
L’affermarsi, in Italia, di approcci intersoggettivi e relazionali grazie, anche, alla crescente considerazione dei contributi della ‘Infant Research’, la necessità di riposizionamento rispetto a una teoria della tecnica fondata su neutralità e astinenza, l’attenzione sui processi dissociativi, sull’esperienza implicita e ‘non formulata’, rendono la self-disclosure un tema cruciale per tutti coloro che si interessano di psicoterapia e psicoanalisi.
Lo studio nasce dall’esigenza di un inquadramento della self-disclosure in un paradigma più attuale come quello relazionale e dalla mancanza, in area italiana, di un testo che tratti il tema monograficamente, nei suoi aspetti storici e metodologici.
Il testo, precisando il quadro storico che ne costituisce la matrice, ripercorre le tappe fondamentali della formazione del concetto di self-disclosure nell’ambito della dinamica transfert-controtransfert e della rivisitazione dei concetti di neutralità, anonimità e autenticità.
Il tema della self-disclosure è affrontato in un’ottica prioritariamente di processo e di confronto con l’enactment, la formulazione dell’esperienza, le rotture e riparazioni dell’alleanza e la self-revelation dello psicoterapeuta.
Il continum self-revelation–self-disclosure, nell’interazione clinica, consente di inquadrare la self-disclosure in una più ampia teoria della tecnica e non solo come semplice strumento tecnico.