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Linee guida esperienziali e inquadramenti
Questo volume nasce con due obiettivi. Il primo è didattico/formativo, interventi di cui, con gli autori che contribuiscono al testo, ci siamo occupati per tanti anni. Desideriamo, quindi, comunicare ai colleghi più giovani, in crescita e sviluppo professionale, quello che riteniamo di avere imparato e capito in tanti anni, svolgendo attività professionale, formazione, supervisione, ricerca, elaborazione teorico-clinica. Il testo pone molta attenzione alla centralità dei pazienti, ognuno diverso dall’altro, ognuno con la propria specificità; alla relazione terapeutica, all’analisi del set(-ting) che si adopera. Alla necessità di tenere conto dei confinanti/interagenti: neuroscienze e realtà biologica, tenendo in considerazione il livello etnico/antropologico/familiare, ecc. Con i colleghi più “maturi” ci auspichiamo di poter dialogare.
Il secondo obiettivo è quello di cercare di contribuire allo sviluppo ed alla qualità della psicoterapia. Disciplina, oggi, molto più consapevole che in passato ma, contemporaneamente, assai variegata, sfaccettata, diversificata: rigorosa o naif, aperta o fideistica rispetto ai modelli; con approfondita attenzione in senso terapeutico o inconsapevole ingenuo tirare avanti: legato, quindi, all’interesse del professionista, in senso ampio, più che alla responsabilità della cura. Probabilmente, come suggerisce Semerari, non si può giungere all’integrazione delle psicoterapie. Si può, però, imparare reciprocamente ed aiutarsi a superare i propri limiti (e ad averne consapevolezza). Si può fare una riflessione sui pazienti o sui possibili, differenti, contributi che per loro possono essere più utili. Dobbiamo chiarirci e chiarire sempre di più cos’è la psicoterapia, come funziona, per chi è fatta e da chi. Questa crescita della disciplina può avvenire, in primo luogo, nel dialogo intra-disciplinare, eseguito con varie modalità: confronto dell’esperienza; ricerca empirica, clinica, teorica; analisi dei contesti in cui il nostro lavoro si struttura ed opera (basti pensare ai repentini cambiamenti causati dal coronavirus).