• La banalità dell'Essere dell'essere umano
    Psicoterapia

    La banalità dell'Essere dell'essere umano

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La banalità dell’Essere dell’essere umano

Gli autori
Sardi Tommaso

Sardi Tommaso

Psicologo e psicoterapeuta

Conversazioni psicologico-economiche

Sono i gesti banali, ripetuti tanto da non essere più possibili di riflessione che fondano l’Essere dell’essere umano e della società.
Gesti come farsi un selfie piuttosto che chiedere a una sconosciuta una foto, arricchito da un “grazie” e “buona giornata”, il non darsi il cinque come saluto perché la mano è già occupata, il messaggiare la sera con un amico al posto di chiamarlo al numero di casa. Quali dinamiche attivano queste azioni banali? E cosa comportano per il soggetto, per l’oggetto e per gli altri enti coinvolti nella relazione?
Sfondo e motore di questa realtà un paradigma economico per cui le categorie marxiste risultano ormai superate. Così anche il concetto di proprietà privata.
Un modello economico che si arricchisce generando malessere, malessere psicologico.
Comprendere il paradigma economico è la chiave per non cadere nell’errore di spiegare fenomeni nuovi con categorie vecchie e andare oltre al semplice dire sì o dire no ai cambiamenti.
E che ruolo ha la psicologia in tutto questo?
La vita, scriveva Savater, ha un senso solo, va solo avanti.
Oggi, possiamo scegliere se dare una direzione a questo andare avanti ineluttabile o continuare ad essere comodamente trascinati.

Prefazione di Luigi Cancrini

“Alcune persone sembrano capaci di continuare a lavorare assiduamente anche con scarso successo e senza conforto esterno. Io non sono così: ho sempre avuto bisogno che vi fosse qualcuno che giudicasse il mio lavoro promettente e ben indirizzato, e mi sono spesso meravigliato che altri avessero fiducia in me quando io stesso ne avevo pochissima”.
Gregory Bateson

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