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- Psicofarmaci in gravidanza e allattamento
In Italia il 20% delle donne soffre durante la gravidanza di disturbi dell’umore, soprattutto episodi depressivi, spesso associati a disturbi d’ansia; meno frequenti sono i disturbi psicotici e i disturbi della condotta alimentare come l’anoressia e la bulimia. In una buona parte dei casi si tratta di disturbi che, per la loro gravità clinica, necessitano di interventi terapeutici integrati sia di tipo psicoterapico che psicofarmacologico.
Per le diverse classi di psicofarmaci sono oggi disponibili nella letteratura internazionale informazioni sufficienti per poter definire quali tra i diversi composti presentano un profilo di sicurezza che ne consenta l’impiego anche durante la gravidanza. Per questa ragione è importante che le informazioni più recenti provenienti dalla ricerca clinica sull’efficacia e sicurezza degli psicofarmaci in gravidanza siano maggiormente disponibili non solo per la classe medica, ma anche per le donne in terapia di mantenimento con tali farmaci che desiderano programmare una gravidanza e per quelle nelle quali il disturbo insorge o si riacutizza durante la gravidanza. La decisione di “trattare o non trattare” con una terapia psicofarmacologica una donna in gravidanza che soffre di un disturbo psichico deve essere, infatti, sempre condivisa tra medico curante e paziente.
Questa III edizione, che utilizza sempre la formula delle FAQ, è stata ampliata con informazioni di base relative anche alla sicurezza degli psicofarmaci nel corso dell’allattamento al seno. Questo nuovo volume, Psicofarmaci in Gravidanza e Alattamento, si propone di fornire ad un pubblico di lettori sempre più allargato anche ai “non addetti ai lavori”, informazioni aggiornate sui rischi-benefici delle terapie farmacologiche oggi disponibili per la cura di disturbi, come ansia, depressione, disturbi del sonno e altre condizioni psicopatologiche, sia in corso di gravidanza che nel postpartum.