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- L'eredità di Bion
Il volume raccoglie gli scritti di alcuni psicoanalisti e studiosi che su iniziativa di Antonio Ciocca costituirono un gruppo di approfondimento su Bion clinico e il concetto di trasformazione in O (Turno). Gli scritti consentono di individuare, tramite i luoghi e gli affetti dell’infanzia di W.R. Bion, i tratti caratterizzanti la sua vita: l’autonomia di pensiero e l’indipendenza che costituirono il forte segno del suo destino di uomo e di psicoanalista progressista (Chiarelli), ma anche il processo di rappresentazione seguito nel suo sviluppo teorico e nelle sue applicazioni cliniche sull’importanza del suo operare nella trasformazione dei dati sensoriali grezzi in elementi mentali, sino alle ipotesi di come favorire la rappresentazione delle qualità psichiche che non hanno carattere sensoriale (Baldacci). Mentre attraverso i Seminari Clinici di Brasilia e San Paolo e le testimonianze di alcuni analisti, che furono in terapia con Wilfred Bion, è possibile incontrare Bion al lavoro nella stanza di analisi, per poterne apprezzare la tecnica e la pratica, nel tentativo di evidenziare il Bion clinico che ripensò criticamente i suoi lavori teorici sul funzionamento della mente per concentrarsi su l’esperienza psicoanalitica fino a giungere a formulare la centralità del vissuto emotivo e sensoriale del momento nella situazione terapeutica, l’essere in “O” (Cataldi).
Nel procedere con lo studio dei suoi lavori e delle testimonianze si apprezza come l’Opera d’arte e l’esperienza di O condividono la stessa meta, frutto di un riconoscimento e di un’adesione a se stessi che richiede di abbandonare ogni certezza e accettare il perpetuo divenire come unico modo di accostarsi ad “O” (Ginzburg) e anche a porci l’interrogativo di cosa ha visto Bion di psicoanalitico nel pensiero di Eckhart e se sia possibile concepire una psicoanalisi apofatica, lontana dalle parole (Procaccio e Oliva).
All’interno della cornice di dialogo tra neuroscienze e psicoanalisi si ipotizza un parallelismo tra la Funzione Alpha e le neuroscienze nel processo che conduce dalla sensazione corporea alla genesi del pensiero (Esposito e Cieri), contribuendo a far luce sul complesso rapporto che intercorre tra corpo e mente, e come il corpo nella teoria di Bion e della Free Energy sia in stretto contatto con la realtà.
Il volume si conclude con un ricordo di Antonio Ciocca (Stefania Marinelli, Maria Pia Chiarelli, Domitilla Cataldi e Filippo Maria Ferro).