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- Un centenario freudiano per la teoria della clinica
Vivente Freud, Marie Bonaparte fu la prima analista al di fuori di Ernest Jones, ad intuire i contenuti speculativi con i quali, dopo il 1913, si era aperta una rivoluzione epistemica – definita più tardi, da Jacques Lacan, Campo Freudiano; a parte le due più problematiche, inesplicabili lacune nel pensiero teoretico (Sogni nel folklore, 1911; 1958. Perché la guerra?, 1932 -1933) a carico dei rispettivi coautori di Freud, Ernst Oppenheim ed Albert Einstein; ed a parte, in fine, la narrativa de L’uomo Mosè (definito da Freud stesso “un romanzo storico”: 9 agosto 1934), che venne dato alla stampa contro il giudizio dei circoli sionisti, espresso all’autore senza eccezioni (E. Jones, Vita di S.F. (1953 : ed. it. Il Saggiatore, 1962); III, 258, 280 (1938); 281 (1938); 285 (1939); 287-88 (1939).
L’ideazione del testo che si pubblica – tutto inedito – per i tipi dell’editrice Alpes, ebbe luogo fra il 2012 ed il 2014, in un contesto seminariale della Libre Association Freudienne, di cui l’autore è membro.