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Prefazione di
Laurent Danon Boileau
Questo volume raccoglie vari lavori scritti dall’autrice nel corso di quarant’anni. Il tema è quello dell’autismo e delle svariate forme in cui esso si presenta: “Autismi”. Dunque, in riferimento alla molteplicità di forme del cosiddetto “spettro autistico”, ma anche “dintorni” perché in questi lavori lo sguardo si allarga ad una particolare tematica associata al caso clinico descritto: la difficoltà di masticazione, l’uso “autistico” del computer e dei videogiochi, il problema dell’integrazione del Sé corporeo, l’ipotesi, avanzata negli anni ’80 di un deficit metacognitivo nell’eziologia dell’autismo, l’importanza dello sguardo degli altri nel costituire un ambiente persecutorio per i genitori che hanno dei figli “strani”. Gli scritti che chiudono il volume riguardano alcuni suggerimenti sulla base dell’esperienza maturata nella cura di bambini ed adolescenti autistici.
I vari lavori testimoniano anche i cambiamenti intervenuti dai primi anni ’70 ad oggi nell’autrice e nella comunità scientifica riguardo alla visione di questa problematica: dal collocare il disturbo nel quadro della psicosi autistico-simbiotica di ispirazione mahleriana negli anni ’70-’80, all’ipotesi del deficit metacognitivo introdotta negli anni ’80-’90, sulla scia degli studi sperimentali di Frith e colleghi, a quella del funzionamento neurodivergente che prevale attualmente.
L’autrice ipotizza che gli aspetti tipici del funzionamento neurodivergente influenzino il rapporto affettivo mamma-bambino in un circolo vizioso di malintendimenti reciproci vissuti come dolorosi rifiuti.