Sul sangue mestruale

Gli autori
Massa Ope Simona

Massa Ope Simona

Psicologa analista

Spagnolo Germana

Spagnolo Germana

Psicoterapeuta, psicoanalista

Leggi biologiche
costruzioni culturali
immagini simboliche
esplorazioni psicoanalitiche
per un discorso taciuto

Maledetto, demonizzato, banalizzato, medicalizzato, circoscritto alla sola capacità riproduttiva, il sangue mestruale, evento iniziatico che segna in modo inequivocabile l’appartenenza al genere femminile, è stato letto nel corso del divenire della cultura patriarcale come un’ulteriore stigmate, atta a rafforzare il tema dell’inferiorità della donna. Un gruppo di studiose, storiche, psicoanaliste, endocrinologhe, artiste, affronta da varie prospettive questo tema per riportare in vita il senso di un’esperienza psico-corporea ignorata e taciuta nella sua valenza fondativa della soggettività femminile; esperienza nominata, anche dalle donne stesse, attraverso metafore allusive che non fanno che ribadirne la rimozione.
La questione della donna come soggetto della propria esistenza è oggi di pregnante attualità a causa della violenza, psicologica e fisica, che occupa quasi ogni giorno le cronache: parlare del sangue, nominarlo, ricondurlo al suo valore di marcatore di un’identità diversamente sessuata e significante, contribuisce, secondo le autrici, a definire i parametri di una soggettività, quella delle donne, tutt’oggi a rischio.

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