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Dalla svalutazione personale alla buona autostima
L’autostima è il sentimento di valutazione che si ha di sé stessi e si riferisce all’immagine personale e, più precisamente, al riconoscimento dei propri aspetti positivi. In questo modo chi si sente come un cigno o una principessa gode di un’autostima elevata, si percepisce in maniera positiva, si valorizza e si accetta. Ma, sfortunatamente, gli esseri umani nella maggior parte delle occasioni tendono a svalutarsi.
La bassa autostima potrebbe benissimo essere considerata come uno dei disturbi più profondi e comuni del nostro tempo. La svalutazione è una sensazione che disperde e distrugge progetti, blocca possibilità di creatività, genera insicurezza, aumenta quindi l’angoscia e l’ansia rendendo complicata la gestione delle relazioni umane. È proprio come una piaga che, gradualmente, corrode, distrugge, penetra, in modo brusco e repentino deteriorando la personalità.
“Cenerentole e brutti anatroccoli. Dalla svalutazione personale alla buona autostima” è un libro che parla, in modo acuto e profondo, della svalutazione umana e dei suoi complessi e intricati meccanismi. È un testo che non offre ricette magiche, ma la sua analisi costringe, per così dire, a riflettere sulla nostra stima personale e, soprattutto, a non sottovalutare le nostre risorse personali.