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- Il viaggio della psicoanalisi verso il futuro
Il testo presenta un affresco succinto del percorso della psicoanalisi, dalle origini all’attualità.
Il primo capitolo segue il passaggio progressivo dalla psicoanalisi unipersonale alla psicoanalisi bipersonale, guardando al contributo di vari autori: soprattutto Freud, Klein, Fairbairn, Hartmann per la psicoanalisi unipersonale; i teorici dell’attaccamento Winnicott, Bion, Sullivan, Mitchell, Ogden, Kohut, Stolorow, Searles, il Boston Group per la psicoanalisi bipersonale e Bion, Ogden, Ferro per la teoria del campo.
Il secondo capitolo introduce il vertice della psicoanalisi ontologica che, con i piedi ben piantati nell’interazione psicoanalitica, enfatizza soprattutto l’esperienza comune (unisono, oneness) nell’analisi, l’essere e il divenire della coppia al lavoro, prioritari rispetto alla psicoanalisi epistemologica di conoscenza dell’inconscio e dell’insight.
Il capitolo sarà scandito da autori diversi, Ogden, Manica, Ophra Eshel che guardano agli antesignani Winnicott e Bion, da vertici complementari, componendo un mosaico bizantino che illustrerà la valenza multipla della psicoanalisi ontologica.
Il terzo e il quarto capitolo illustrano la psicoanalisi ontologica alle prese con un caso clinico particolarmente complesso, con caratteri schizoidi. Nella prima parte si segue passo passo il restauro da parte del paziente di una vecchia 500, alias del suo sé ritirato e dissociato; nella seconda parte, senza variazioni di stile analitico, si assiste all’umanizzazione della 500 e del suo difficile ingresso nel mondo delle persone e degli affetti.
Infine il quinto capitolo, scritto da Anna Bassetti, tratta, secondo una modalità ontologica, un racconto clinico di ‘fluid gender’, rivelando la bontà di questo approccio. La progressione di questa terapia e l’onesta apertura a futuri possibili renderà particolarmente interlocutorio questo capitolo e interrogherà la psicoanalisi sulle possibili evoluzioni in un terreno così complesso.