Eccomi davanti a un mucchio di cartelle dattiloscritte. Sono lavori che riflettono una lunga, accurata e profonda indagine psicoanalitica. Colpisce la eterogeneità dei temi, la diversità e al tempo stesso l'unità dei problemi. Ritrovo, nel leggerle, l'acume di un pensiero che riflette fedelmente le due principali caratteristiche della personalità di Emiliana Mazzonis. Da una parte la precisa operazione di smascheramento dei molteplici ripieghi del discorso con la malattia psichica e, dall'altra parte la grazia, quasi nel senso religioso della parola, di un sentimento solidario con la sofferenza dell'essere umano. Intelligenza e umanità. Passione della mente e compassione del cuore. Me ne rallegro.
Mozart diceva: il genio senza cuore è un mostro. Io aggiungerei: il genio senza cuore non è nemmeno più un genio. Si capisce col cuore. Ai detti di Freud che pensava di poter amare con la comprensione, Emiliana propone di poter comprendere coll'empatia del sentimento.