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- La schizofrenia nel pensiero di Ferdinando Barison
Profilo storico scientifico di un illustre psichiatra padovano del XX secolo
Questo è un libro di storia della psichiatria e della psicopatologia, un’analisi storico critica del pensiero sulla schizofrenia che fu proprio di Ferdinando Barison (1906-1995), direttore dal 1947 al 1971 dell’Ospedale Psichiatrico di Padova, noto psicopatologo e fenomenologo italiano del secolo scorso.
Barison è un autore che con Giovanni Enrico Morselli e Danilo Cargnello si situa agli esordi della fenomenologia clinica italiana nel momento di passaggio della nostra psichiatria dal positivismo neuropsichiatrico degli anni trenta alla novità radicale introdotta negli anni del secondo dopoguerra da Danilo Cargnello. Queste novità si iscrivono nel superamento del classico approccio neurobiologico alla malattia e sulla opportunità di partire invece dallo studio della personalità schizofrenica. Ne nacque la fenomenologia psichiatrica italiana. Barison pervenne a questa fenomenologia con la sua originale descrizione dell’alterità di vita e di esperienza dello schizofrenico, ben diversa dalla supposta demenza prodotta dalla malattia. E proseguì questa ricerca in modo coerente e originale, fino agli impensati esiti ermeneutici dei suoi ultimi anni.
È una storia davvero interessante, che copre anche un sessantennio di studi psicopatologici sulla schizofrenia nella parte centrale del ventesimo secolo, visti dall’ottica del nostro personaggio. Che cosa sia la schizofrenia e in particolare che tipo di soggettività sia quella schizofrenica, e come questa soggettività si rapporti ai fondamenti neuropatologici, è quesito tuttora aperto, rivolto anche agli studi neuroscientifici sul rapporto coscienza e cervello. L’originale lettura che ne diede Barison ha ancora sconcertanti aspetti di attualità.