Dalla lettura del testo si ricava il senso di una saggezza faticosamente raggiunta e, di volta in volta, come rimessa in discussione. Il quadro che appare, è quello del diario interiore, che fissa le tappe della propria storia, più emotiva che ideologica, più psicologica che culturale.
La tribolata colloquialità, la dialogica (con sè e con l'altro/a) intenzione, si risolve in un registro di chiara intelligibilità.
Comunque Ulisse
Gli autori
Sbardella Alberto
Psichiatra