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- Eleanor L'ultima paziente di Freud
"Mi dica pure...", disse quindi il padre della psicoanalisi.
"Forse è troppo tardi per fare qualcosa...non so...è un problema che ho da tanti anni...", rivelò Eleanor con un filo di voce, e poiché Freud continuava a fissarla senza dire nulla, ebbe un attimo di smarrimento. Poi riprese a parlare.
"Avevo 15 anni la prima volta che mi è successo...ero nel retrobottega del negozio di spezie e tè di mio padre...con Davesh, il figlio dei commessi indiani, sa anche mia nonna Amala era indiana...e lui mi aveva baciato, cioè, prima mi aveva infilato in bocca un pezzo di frutta candita, di nascosto di mia nonna che non voleva che toccassi mai nulla nel negozio...così mi aveva fatto mangiare un pezzetto di frutta che aveva preso da una cesta… e poi mi aveva baciato. Io non me lo aspettavo e comunque, nel momento in cui ho allungato la mano per toccare il suo viso, mi si è irrigidita...tanto che mi sono spaventata e sono scappata via. E da allora ogni tanto mi succede. Non so se riesco a spiegarmi, dottore...", disse Eleanor fermandosi per capire se egli poteva comprendere quello che le era successo.
Cominciò così la sua analisi con Sigmund Freud. E la sua rinascita.