In principio era il Logos e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio … E il Logos carne divenne e pose la sua tenda in mezzo a noi. (Giovanni  1, 1.14).
Il Logos, "parola, verbo, discorso", indica non solo la comunicazione tipica dell'essere umano ma anche qualcosa di più: dall'etimologia greca apprendiamo che è un'intenzione, l'azione con cui esprimiamo noi stessi e, in ebraico, essa designa contemporaneamente la parola e l'atto. Pertanto, ciò che dà forma al nostro essere uomini, è una intenzionalità divina che in origine pose la sua tenda in mezzo a noi, e la possibilità di comunicare, di manifestare noi stessi. E "in mezzo a noi" è proprio la sede dell'anima, o dello spirito che dir si voglia. 
I concetti psicologici di individuazione, personificazione, maturazione, crescita, rinviano tutti all’idea di realizzazione di sé, nel senso del compimento di un processo integrativo di parti oscure, inconsce e ineffabili nell’interiorità del soggetto. La cura dell’anima viene così a coincidere con l’aspirazione a una presa in carico totale di sé, in una visione olistica e complessa dell’individuo. 
Questo numero nasce abbracciando l'ottica che considera la psicoterapia proprio come una cura dell'anima, un tentativo di tornare a quella originaria capacità creativa che è stata fonte di tutti gli apprendimenti e di tutti i movimenti evolutivi dall'inizio della nostra vita. 
Se è vero, come dichiarato dall’OMS, che non vi è salute senza salute mentale, questa deve necessariamente includere una componente spirituale, rendendo conto di un fondamentale e profondo bisogno umano di trascendenza e, allo stesso tempo, di ritorno al centro di sé.