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- Interno ° Esterno Sguardi psicoanalitici su architettura e …
Le metafore di ristrutturazione di una casa o i sogni di trasloco sono spesso presenti durante l’analisi ed hanno il senso di rappresentare i profondi cambiamenti che stanno avvenendo nella vita emotiva del paziente.
In questo pregevole libro l’Autore va oltre e arriva a proporre la creatività come comune denominatore di psicoanalisi e architettura. Queste due scienze si incrociano continuamente con l’arte. Alla stanza d’analisi di uno psicoanalista e allo studio di un architetto è costantemente richiesto di diventare laboratori artistici di trasformazioni e di fantasiose abitazioni sia nel mondo interno sia in quello esterno. Penso che questo libro apra una porta verso nuove avventure della mente. Assolutamente da non perdere.
Antonino Ferro,
Presidente della Società Psicoanalitica Italiana
Autore di Tormenti di Anime (2010, Raffaello Cortina Editore, Milano)
Risulta sempre più necessario rivolgere l'attenzione alla complessità del sistema simbolico che unisce gli abitanti alle case e alle città attraverso un fruttuoso confronto fra sapere architettonico, sapere urbanistico e sapere psicoanalitico. Architetti, urbanisti e psicoanalisti possono arricchire le specifiche competenze, assumendo altri vertici di osservazione per giungere a una visione generale della relazione tra risorse, individuo e territorio e, quindi, a una sostenibilità psicologica e ambientale che favorisca il benessere dell'uomo.
La cura della sofferenza mentale da parte degli psicoanalisti e la ricerca sull'ambiente da parte di architetti e urbanisti, possono trovare buoni livelli di integrazione all'interno di progetti di collaborazione, convergendo in una visione comune di quella dimensione abitativa in cui si situa il complesso e articolato intreccio di bisogni biologici e funzioni simboliche che dà origine a una determinata disposizione e utilizzazione degli spazi. Spazi pubblici e spazi privati: quartieri, case, scuole, musei, carceri, ospedali, comunità terapeutiche, ma anche stanze di analisi, insomma i contenitori della nostra esistenza.