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- L'incantesimo della creazione
C’è stato un momento nella mia vita in cui mi sono comportato come se dovessi mangiare i colori. Mi sono messo a dipingere come un pazzo e non ho più smesso, attratto da un vortice che la fotografia in copertina traduce. Qualcuno potrebbe dire, laconicamente: “Un altro caso di psicopatologia dell’espressione. Non è il primo e non sarà l’ultimo”. Un’etichetta che contesto, perché essendo psichiatra oltre che pittore, penso di essere in grado di sostenere che questa definizione non ha senso, perché si tratta solo e soltanto di “incantesimo della creazione”. Io non ritengo che uno psicoterapeuta debba essere per forza un creativo per fare bene il suo lavoro. Ciò che conta è la formazione. Ma la formazione include pur sempre la forma, per non dire la forma in azione.
Le riflessioni che accompagnano l’esposizione dei casi di Yves e Susanna, entrambi trattati con la plastilina secondo il metodo di Gisela Pankow, sono il frutto di una ricerca teorica, sempre indispensabile, e di un duro lavoro di corpo a corpo inevitabile per ogni tentativo di “messa in forma” di un soggetto dissociato.